Raffaele Ilardo


Usare il tester (parte terza)


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Misura di correnti alternate

trasformatore con secondario non collegato
figura 1
Molti tester di tipo economico non prevedono la misura di correnti alternate. Nel caso sia comunque necesario effettuare tale misura, si può ricorrere ad uno stratagemma: utilizzando una resistenza è possibile trasformare la misura di corrente in una misura di tensione.
piccolo manuale di elettronica applicata
Si tratta in ogni caso di un sistema empirico, utile per avere una lettura approssimativa in casi particolari, come ad esempio per misurare la corrente che assorbe a vuoto il primario di un trasformatore (figura 1). In effetti la misura della corrente a vuoto risulta spesso utile per valutare il buon funzionamento del trasformatore e, in certi casi, per capire se la tensione che applichiamo al primario è quella giusta per cui esso è stato progettato. La corrente che intendiamo misurare è, in questo caso, quella che il trasformatore assorbe come conseguenza delle perdite che si verificano nel nucleo magnetico, sottoposto a magnetizzazioni di segno continuamente variabile.
Procederemo quindi come si vede in figura 2, collegando in serie al primario una resistenza da 100 ohm.
misura della corrente a vuoto di un trasformatore
figura 2
Tale valore è necessario affinchè la tensione ai capi della resistenza sia sufficientemente alta da poter essere letta dal tester. I multimetri di poco prezzo, infatti, hanno una risoluzione molto bassa per le tensioni alternate e non sono in grado di leggere valori al di sotto del volt.
Occorre comunque considerare che la resistenza messa in serie al trasformatore altera in realtà il valore della corrente assorbita, per cui sarà necessario apportare delle correzioni.
grafico per il calcolo della corrente a vuoto
figura 3
Dopo aver predisposto il tester sulla misura di tensioni alternate (portata 200 V o, comunque, la più bassa disponibile), misureremo la tensione VR ai capi della resistenza da 100 ohm;
reading boy
dal valore letto potremo poi risalire alla corrente assorbita IP tramite il grafico di figura 3 o, se preferite, applicando la formuletta che segue:
IP = VR x 11,57 + 4,9276
Supponendo di leggere, per esempio, una VR di 2,2 V, dal grafico troviamo che la corrente primaria ha un valore IP = 30 mA.
La corrente a vuoto assorbita da un trasformatore varia in funzione del suo nucleo, della sua potenza e di altri parametri; in ogni caso, i valori normali possono variare da 10 mA fino ad alcune decine di mA.

Funzioni accessorie

predisposizione tester per prova diodi e misura della continuità
figura 4
Quasi tutti i multimetri dispongono di funzioni accessorie, che possono tornare utili di tanto in tanto. Elenchiamo di seguito le più comuni:

1 - misura della continuità si usa quando si vuole solo controllare se un cavo è interrotto, o se fra due punti esiste una continuità elettrica, e non si è interessati a conoscere il valore della resistenza; si ruota il selettore come in figura 4 e, con i puntali inseriti nelle boccole V.Ω.mA e COM, si toccano i due punti: se la resistenza è bassa (inferiore ad alcune decine di ohm, lo strumento emette un segnale acustico

2 - prova di diodi ruotato il selettore come per il caso precedente (figura 4) e inseriti i puntali rosso e nero rispettivamente nelle boccole V.Ω.mA e COM, si tocca col puntale rosso l'anodo del diodo e con quello nero il catodo; sul display si leggerà la tensione in inversa del diodo in mV

predisposizione tester per misura hFE di transistor
figura 5
3 - generazione di segnale ruotare il selettore sulla posizione indicata con "OUT" ed il simbolo dell'onda quadra (che si vede anche in figura 4); sui puntali sarà disponibile un segnale a 50 Hz, della'ampiezza di 5 Vpp

4 - misura dell' hFE di un transistor; ricordiamo che l'hFE di un transistor è quel parametro che ne esprime il guadagno in corrente continua, ed equivale al rapporto tra la IC e la IB. Per la misura occorre ruotare il selettore su hFE (figura 5); individuati il collettore, la base e l'emettitore del transistor, si inseriscono i piedini nei rispettivi alloggi, a sinistra se si tratta di un NPN o a destra se si tratta di un PNP. Sul display si legge il valore dell'hFE del transistor, per una corrente di base di 10mA ed una VCE di 3 V.

Come usare il tester (parte prima)
Come usare il tester (parte seconda)




 raffaele ilardo