Raffaele Ilardo


Integrato 555 - test funzionale


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Il "timer" 555

Il circuito integrato 555 si trova in commercio con sigle diverse a seconda delle case produttrici: NE555 (ST), LM555 (Texas Instruments) ecc. Si tratta di un integrato dalle molteplici applicazioni, che sicuramente tutti abbiamo usato almeno una volta.
Il 555 è un integrato piuttosto robusto, ma può succedere talvolta di maltrattarlo, per esempio applicando sull'uscita carichi eccessivi, o magari usando condensatori di capacità troppo elevata che vengono poi scaricati su resistenze di piccolo valore.
Se vi capita di allestire un circuito col 555 e diventate matti perché qualcosa non funziona, potrebbe darsi che l'integrato che state usando sia guasto.
E' possibile verificare in modo semplice se un 555 funziona a dovere? Certamente si, basta approntare lo schemino dell'immagine che segue:

cicuito di prova per l'integrato 555
Figura 1

Il pin 2 e il pin 6 sono collegati insieme e fanno capo ad un potenziometro da 10 kohm; ruotando tale potenziometro potremo generare una tensione variabile Vp che servirà a simulare la tensione di un condensatore che si sta caricando.
Se partiamo da una posizione tale che sia VP = 0 noteremo che il led L3 è acceso, mentre L7 è spento. Osservando l'interno del 555 notiamo che il comparatore cmp1 confronta la tensione 1/3Vcc con la tensione presente sul pin2: essendo quest'utlima di valore inferiore, l'uscita di cmp1 sarà a livello H, determinando il posizionamento in modalità "set" del flip-flop. Quando il flip-flop è in posizione "set" la sua uscita Q è a livello basso; poichè il buffer di uscita è di tipo invertente, il pin 3 si troverà a livello H, determinando pertanto l'accensione del led L3.
Ruotiamo adesso il potenziometro facendo aumentare la tensione Vp; arrivati al valore Vp = 2/3 Vcc osserveremo che il led L3 si spegne e, contemporaneamente, il led L7 si accende. Infatti per Vp > 2/3 Vcc l'uscita del comparatore cmp2 scatta a livello H, determinando il "reset" del flip-flop; l'uscita Q passa a livello H e porta in conduzione il transistor interno, facendo accendere il led L7.
Se si ruota adesso il potenziometro facendo nuovamente calare la tensione Vp, arrivati ad un punto in cui sia Vp < 1/3 Vcc si vedrà nuovamente spegnersi L7 ed accendersi L3
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Il circuito di prova del 555

In pratica il circuito di figura 1 permette di simulare ciò che succede nel funzionamento normale del 555, quando un condensatore si carica e si scarica, controllato nei valori minimo e massimo dai due comparatori presenti nell'integrato.
Se, muovendo il potenziometro come si è detto, il comportamento dei led è quello descritto, si può essere sicuri che l'integrato in prova è perfettamente funzionante.
La tensione Vcc con cui alimentare il circuito non è particolarmente importante; è consigliabile usare valori tra 9 e 12 V, ma in ogni caso la commutazione dei led deve avvenire sempre in corrispondenza di 1/3 Vcc e di 2/3 Vcc.
Se, per esempio, facciamo funzionare il circuito a 12V, la prima commutazione avverrà a 4 V e la seconda avverrà a 8 V.
Mi permetto di aggiungere che questo circuito, costituendo un "banco di prova", va costruito in modo da durare nel tempo, usando uno zoccolo ove inserire di volta in volta l'integrato da testare.




 raffaele ilardo