Raffaele Ilardo
Come montare i componenti elettronici
Questa pagina fornisce suggerimenti pratici,
utili a chi si dedica alla sperimentazione con l'elettronica.
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Sappiamo come sia facile entusiasmarsi all'idea di realizzare un nuovo progetto, come ci piacerebbe montare e veder funzionare in breve tempo almeno un prototipo... Purtroppo, però, ci si trova spesso davanti a difficoltà pratiche che rendono il montaggio poco agevole e noioso, al punto da indurci certe volte ad abbandonare il progetto. S'incomincia con qualche collegamento volante, poi i fili aumentano, se ne collega uno e nel frattempo ci accorgiamo che un altro si è staccato... In questo modo è arduo arrivare ad un buon risultato. Come d'altra parte in tutte le cose, ci vuole metodo. E questo specialmente se si utilizzano i circuiti integrati. Cominciamo allora a vedere come sia possibile lavorare in modo agevole con questi ultimi, senza ricorrere, almeno inizialmente, ai circuiti stampati.
Una basetta per i circuiti integrati
Figura 1
Figura 2
Ci procureremo poi delle morsettiere di quelle componibili, come in figura 2,
Figura 3
Le morsettiere vanno infilate nei fori della basetta e saldate dal di sotto. Poi, con un pò di pazienza e usando dei sottili fili di rame,
Figura 4
Come risultato si otterrà quello che si vede in figura 3; si tratta di un lavoro un pò noioso che tuttavia, fatto una volta, potremo riutilizzare per tutti i progetti futuri.
In questo modo, tutti i collegamenti che richiede l'integrato saranno realizzati semplicemente avvitando i fili nei morsetti (figura 4).
Lavorare con gli amplificatori operazionali
Figura 5
Mi è capitato di dover lavorare con l'integrato LM324, che come noto comprende in un unico chip ben 4 amplificatori operazionali.
Figura 6
Mi sono procurato una tavoletta di compensato leggero, di circa 20 x 29 cm (praticamente un foglio A4) e vi ho incollato un foglio di carta dove avevo disegnato i quattro operazionali con gli ingressi e le uscite (figura 5). In alto a destra ho fissato un piccolo pezzo di basetta millefori, con uno zoccolo dove ho inserito l'integrato LM324 (particolare in figura 6).
Figura 7
Figura 8
Ho poi realizzato, dal di sotto (figura 8), i collegamenti fra l'integrato e le varie viti fissate sulla tavoletta in corrispondenza dei punti disegnati sullo schema.
Con la tavoletta così ottenuta, è possibile realizzare qualunque circuito saldando i componenti alle viti montate sulla tavoletta stessa, rendendosi conto di quali piedini si stiano usando, con una visione d'insieme chiara ed immediata.
Per maggiore comodità è bene far correre lungo la tavoletta dei fili di rame nudo, da usare come linee di alimentazione.